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Programma del Convegno

Giovedì 28 ottobre 2021

Ore 11.30
Arrivo e registrazione dei partecipanti

Ore 12.00
Apertura del Convegno e Saluti:
Giorgio Calcagnini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino
Nicola Antonetti, Presidente dell’Istituto Sturzo
Nino Galetti, Konrad-Adenauer-Stiftung – Direttore della Rappresentanza in Italia e presso la Santa Sede

Ore  12.30
Buffet lunch

Ore 14.00
Proiezione di un breve filmato
Prima sessione: “La riunificazione della Germania: ricostruzione degli eventi da parte dei testimoni”

Interventi di:
Umberto Vattani, Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Giulio Andreotti dal luglio 1989 al giugno 1992
Robert Zoellick, Rappresentante personale (sherpa) del Presidente George H.W. Bush nei G7 dal 1991 al 1992 e Capo Delegazione degli Stati Uniti nei negoziati 2 + 4 per la riunificazione della Germania
Joachim Bitterlich, Consigliere europeo del Cancelliere Helmut Kohl (1987-1993), in seguito suo consigliere diplomatico per la politica europea e per la sicurezza (1993-1998)
Anatoly Adamishin, Ambasciatore dell’U.R.S.S. e primo Ambasciatore della Federazione Russa a Roma dal 1990 al 1992
Sophie-Caroline de Margerie, Consigliere per gli Affari Europei del Presidente François Mitterrand dal 1989 al 1992

Ore 17.30
Coffee break

Ore 17.45
Testimonianza
Calogero Mannino, Ministro dell’Agricoltura nei Governi Ciriaco De Mita e Giulio Andreotti, da aprile 1988 a luglio 1990

Ore 18.00
Keynote Speech
Giuliano Amato
, Presidente del Consiglio dei Ministri dal giugno 1992 all’aprile 1993; attualmente vicepresidente della Corte Costituzionale, professore emerito dell’Istituto Universitario Europeo e dell’Università La Sapienza di Roma

Ore 19.00
Chiusura dei lavori della prima sessione

Ore  20.00
Cena ufficiale  

Ore 21.30
Visita guidata del Palazzo Ducale

Venerdì 29 ottobre 2021

Ore 08.30
Seconda sessione: Relazioni da parte di storici italiani e tedeschi

Moderatori:
Maria Eleonora Guasconi, Professoressa dell’Università di Genova
Anna Tonelli, Professoressa dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Antonio Varsori, Professore Università di Padova
Ulrich Schlie, Professore Università di Bonn
Federico Scarano, Professore Università degli Studi della Campania
Peter Hoeres, Professore Università di Würzburg

Ore 10.00
Coffee break

Ore 10.15
Terza sessione: Nuovi scenari post 1989: valutazioni e lezioni per oggi

Moderatore:
Paolo Valentino Editorialista e corrispondente del Corriere della Sera per la Germania e l’Europa centrale

Interventi di:
Franz Josef Jung, Ministro della Difesa della Repubblica Federale Tedesca nel Governo di Angela Merkel dal 2005 al 2009
Charles Powell (Lord Powell of Bayswater), Consigliere diplomatico per gli Affari Esteri e la Difesa dei Primi Ministri Margaret Thatcher e John Major
Pavel Palazchenko, Consigliere del Presidente della Fondazione Mikhail Gorbaciov
Robert Blackwill, Assistente speciale del Presidente degli Stati Uniti d’America George H.W. Bush per la Sicurezza Nazionale e Direttore responsabile per le questioni europee e sovietiche dal 1989 al 1993
Massimo D’Alema, Presidente del Consiglio dei Ministri dall’ottobre 1998 all’aprile 2000

Ore 13.00
Conclusioni: Paolo Cirino Pomicino Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica dal 1989 al 1992

 Colazione-buffet a seguire

Sede del convegno
Via Saffi 42, Urbino

Palazzo Battiferri

“Ultimo lavoro realizzato per l’Università di Urbino (da Giancarlo de Carlo), la facoltà di Economia può essere definita un complesso architettonico eterogeneo, dove diverse forme e funzioni, convergono verso una sperimentazione volta al recupero degli edifici preesistenti. Concorrono a creare l’insieme di Palazzo Battiferri gli edifici di: Palazzo Brandani, il Convento di San Benedetto e la casa delle monache agostiniane. La Facoltà di Economia si innalza da un angolo meridionale della sagoma cittadina e domina parte del paesaggio feltresco, diventandone piattaforma panoramica. De Carlo, che vive la maturità della sua esperienza urbinate, affronta il progetto di riassetto e riconversione dei palazzi incastonati nell’isolato chiuso tra via Saffi e via Piave, con uno sguardo volutamente rivolto alla percezione del paesaggio collinare, che si gode in questo punto a ridosso delle mura cittadine. Il progetto di riconversione mostra una decisa libertà d’intervento ed un recupero, che pur rispettando la stratificazione storico – architettonica, non resta esclusivamente filologica. Obiettivi dell’architetto, oltre all’intensificazione del rapporto edificio – paesaggio, sono: la creazione di un reticolo connettivo tra le diverse strutture e l’inserzione organica del complesso nell’arzigogolo del tessuto urbanistico. Tutte le scelte seguono queste tre linee guida, non escludendo soluzioni originali e molto coraggiose, in un opera di non facile recupero.

L’ingresso principale (non l’unico), coronato da portale settecentesco, è posto in via Saffi ed è quinta di una stretta feritoia aperta tra l’Oratorio del Convento di San Benedetto e la casa delle monache agostiniane. L’entrata si pone in modo dialogante tra i diversi spazi: il corpo centrale dell’edificio, una delle due corti interne ed il vestibolo antistante l’Oratorio. I forti dislivelli presenti all’interno del complesso di Palazzo Battiferri appaiono evidenti, come evidenti appaiono le soluzioni decarliane per ovviare in modo funzionale a queste questioni ambientali, infatti, la torre scala (nord), inserita nella prima corte interna, diviene un efficace legante. Il morso contemporaneo delle torri scala, erte entrambe nelle due corti interne, pur rompendo l’univocità del laterizio, risultano veicoli per i tre corpi emersi del complesso architettonico della facoltà (Palazzo Brandani, casa delle agostiniane, Convento di San Benedetto), preservandone i perimetri murari. Il lato sud dell’agglomerato è occupato da Palazzo Brandani, che si forgia sull’angolo acuto che nasce dall’incontro di via Saffi con via Piave. Poggiato sul disegno delle antiche mura cittadine, il palazzo ottempera a funzioni amministrative assecondando la divisione privata delle stanze interne. La sottostante scala a ventaglio apre un varco verso il corpo centrale, il Convento di San Benedetto. L’edificio, alto e sgombro su quattro lati, si erge a bastione sul paesaggio ed è coronato da una panoramica piccionaia, che offre una vista esclusiva verso il prato – tetto del Magistero. La facciata ovest del Convento, con portico al pian terreno ed austere finestre ai piani superiori, mostra nel suo angolo meridionale una finestra incorniciata, che si relaziona con la finestra del Gallo di Palazzo Ducale sia per orientamento che per proporzioni. Il giardino pensile, incastonato nel cuore del complesso, ospita i resti delle antiche mura rinvenute nei lavori di scavo per l’Auditorium sottostante. Ultimo richiamo alla persona di Carlo Bo è l’inscrizione che campeggia vicino alla meridiana solare, posta sull’ala occidentale del Convento, che si affaccia verso lo spazio verde. Le soluzioni funzionali per gli interni da adibire ad aule, biblioteca e sale studio, trasformano gli impedimenti dovuti al dislivello in possibilità architettoniche, con ricorrenti soppalcature ed innovativi sistemi acustici che mettono in relazione spazzi contigui (orecchi acustici dell’aula Blu). Le viscere di Palazzo Battiferri sono attraversate dalla grande stiva colonnata, che è prosecuzione della entrata secondaria di via Piave e che svincola gli spazi del caffè e dell’Auditorio dalle canoniche funzioni accademiche, restituendoli alla vita cittadina. La facoltà di Economia mostra nel suo insieme i lati migliori del pluralismo architettonico di De Carlo, coniugando attività umane a più gradi e preservando rapporti paesaggistici ed urbani.”

Partecipazione al convegno

La partecipazione al convegno sarà in presenza, ad invito, e in streaming.
Sarà possibile collegarsi, all’orario di apertura del Convegno, al link www.uniurb.it/live oppure richiedere la partecipazione in presenza.

Ospitality

Se vuoi partecipare al Convegno e hai bisogno di informazioni per l’ospitalità clicca qui.

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